È tempo di mele…
L’evento di raccolta fondi, sensibilizzazione e informazione “La mela di Aism” è tornato per profumare gli ambienti della nostra sede a Brescia, e come ogni anno sono tante le riflessioni che scaturiscono in questa occasione.
Ho avuto modo in questi giorni, dopo un periodo in cui forse mi trovavo mentalmente in vacanza, di confrontarmi con alcune situazioni e trarre qualche mia conclusione.
Solo nell’ultima settimana, casualmente, più persone hanno voluto condividere con me un articolo nel quale si parlava di un promettente studio sperimentale che coinvolge le persone con sclerosi laterale amiotrofica, SLA. Ho apprezzato il pensiero ma sono stata costretta a far presente che SLA e SM non sono la stessa malattia. Mi sono resa conto ancora una volta che manca un’effettiva conoscenza di queste patologie – e la colpa non è di nessuno, o forse è un po’ di tutti -, che ancora è necessario fare informazione, chiarire le differenze, spiegare. Portare in piazza le mele serve anche a questo: a raccontarvi cos’è la sclerosi multipla, a mostrarvi le nostre debolezze e i nostri punti di forza, a farvi vedere quante sono le persone che in Italia convivono con questa malattia, a chiedervi sostegno perché una cura non c’è, a insistere perché ogni mela corrisponde a progetti futuri. Credo che partecipare alla raccolta fondi mettendoci la faccia abbia poi altri nobili obiettivi e sono sincera quando vi confesso che mi emoziona persino rendermene conto. Prima di scendere in piazza – che già detta così sembra un’impresa – è necessario un lunghissimo lavoro di preparazione, che inizia diversi mesi prima, che coinvolge molte persone e che richiede molte energie e molto tempo. I volontari che in Aism si occupano di questo sono vulcanici e insostituibili (è così a Brescia ma sono sicura che sia così anche in altre sezioni provinciali); le loro competenze e la loro dedizione consentono all’associazione di garantire i servizi per le persone, di far sì che si possa mantenere la struttura in cui questi vengono erogati, che si possano proporre nuove attività, che si lavori in serenità. L’aspetto più entusiasmante è che tutto questo viene fatto per gli altri e non per se stessi.
L’iniziativa di raccolta fondi (a cui si può partecipare in tanti modi a seconda delle proprie disponibilità ed attitudini e nelle sue diverse fasi) permette inoltre di raggiungere un altro risultato al quale talvolta non si pensa. I coloratissimi e vivaci punti di solidarietà AISM (trovate sulla nostra pagina Facebook AISM Brescia, ma anche su Instagram e sul sito l’elenco delle piazze aggiornato) non passano inosservati e sono distribuiti capillarmente sul territorio, così da essere potenzialmente vicini a chi ha da poco avuto la diagnosi di sclerosi multipla. A volte l’incontro avviene in modo provvidenziale, a volte ci venite a cercare; a volte lasciate donazioni libere, a volte ponete delle domande. È un’occasione preziosa per entrambe le parti, un’occasione che va colta e che Aism si impegna a costruire. Perché in realtà in Aism nulla è davvero casuale.

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